Sources:
Bibliothèque interuniversitaire (Montpellier); Manuscrits de la reine Christine; Negoziati della regina per salire al trono di Polonia; Lettere e instruzzioni per el marchese del Monte; Lettres au marquis del Monte; 105: Christine de Suède au marquis del Monte, Rome, 8 octobre 1672 (digitisation pages 135v-136r to 136v-137r)
Christine (1626-1689 ; reine de Suède), Manuscrits de la reine Christine: Negoziati della regina per salire al trono di Polonia, : , 1601-1700.
[En ligne sur https://ged.scdi-montpellier.fr/florabium/jsp/nodoc.jsp?NODOC=2023_DOC_MONT_MBUM_94] (consulté le 11/01/2024 14:00).
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Copyright SCDI-UPV - Collections Université de Montpellier (shelfmark H 258).
Mémoires concernant Christine, reine de Suède, volume 3, page 436, compiled and edited by Johan Arckenholtz, 1759
The letter excerpt (in Arckenholtz's French translation from Italian):
... Au-reste je suis bien aise d'apprendre que le Grand-Chancelier vous a traitté si poliment. Et quant aux expressions dont il s'est servi à mon sujet & pour mon service, quoiqu'on ne puisse pas faire fonds là-dessus, si l'effet ne s'en ensuit pas, il faut pourtant que vous témoigniez l'état qu'on en fait & la confiance qu'on y a.
J'ai de-même appris avec bien du plaisir que l'Ambassadeur de France, s'est comporté si poliment avec vous, & ce que vous me rapportez de la personne & des inclinations du Roi de Suède m'a assez plû. Il me reste de savoir, s'il parle François, ou s'il entend au moins cette Langue.
Procurez-moi par tous les moyens possibles la Lettre pour l'Electeur de Baviére, car il ne leur importe point que j'aye raison ou non. C'est mon affaire de le convaincre, & il n'en coûte au Roi qu'une Lettre, après quoi je terminerai l'affaire avec la Baviére. Faites, s'il le faut, quelque présent au Secretaire-d'Etat, je vous en laisse le maître. Vous me scandalisez en ne me disant rien des Dames. Je veux que vous m'en fassiez une exacte relation: si elles sont belles ou laides, bien ou mal mises. Au sujet de la personne du Roi & de la Reine sa Mére, faites-m'en aussi un rapport plus circonstancié & plus particulier.
Swedish translation (my own):
... Dessutom är jag mycket glad att höra att Rikskanslern har behandlat Er så artigt. Och angående de uttryck, som han använde om mig och för min tjänst, fastän vi inte kunna lita på dem, om effekten inte följer av dem, så måste Ni likväl betyga det tillstånd vi gör om honom och det förtroende vi har till honom.
Jag har också med stor glädje fått veta att den franske ambassadören uppträtt så artigt mot Er, och vad Ni berättar om Sveriges Konungs person och böjelse har behagat mig nog. Det återstår för mig att veta om han talar franska, eller om han åtminstone förstår det språket.
Skaffa mig på alla möjliga sätt brevet till Kurfursten av Bayern, för det spelar ingen roll för dem om jag har rätt eller inte. Det är min sak att övertyga honom, och det kostar Konungen bara ett brev, varefter jag avslutar affären med Bayern. Ge om nödvändigt en present till statssekreteraren, jag lämnar Er som mästaren. Ni skandaliserar mig genom att inte berätta något om damerna. Jag vill att Ni skall relatera dem till mig exakt, oavsett om de är vackra eller fula, bra eller dåligt klädda. När det gäller personen av Konungen och Drottningen hans mor, ge mig en mer detaljerad och mer specifik rapport.
English translation (my own):
... For the rest, I am very glad to learn that the Grand Chancellor has treated you so politely. And as for the expressions which he used about me and for my service, although we cannot rely on them, if the effect does not follow from them, you must nevertheless testify the state we make of him and the confidence we have in him.
I have also learned with great pleasure that the French ambassador behaved so politely with you, and what you tell me about the person and inclinations of the King of Sweden has pleased me enough. It remains for me to know if he speaks French, or if he at least understands that language.
Obtain for me by any means possible the letter for the Elector of Bavaria, because it does not matter to them whether I am right or not. It is my affair to convince him, and it only costs the King a letter, after which I will finish the affair with Bavaria. Make, if necessary, some present to the Secretary of State, I leave you the master of it. You scandalise me by not telling me anything about the ladies. I want you to relate them to me exactly, whether they are beautiful or ugly, well or badly dressed. As for the person of the King and the Queen his mother, give me a more detailed and more specific report.
The letter (with Kristina's postscript in italics; this transcript added after receiving permission and guidance on March 19, 2024 from Elizabeth Denton, the Head of the Collection of Patrimonial Documents):
March[es]e del Monte. Hò riceuute le due u[ost]re Lett[er]e de' 27. e de 31. d'Agosto p[er] risp[ons]a delle gli vi dicò intorno alla gratia che desidera il Gr[an] Cancl. che voi hauete risposto benissimo al Gou[ernato]re Ge[neral]e ed io pure gli risponderò nella forma che desiderate, bisogna però portar questo punto in modo che io non sia impegnata à niente; mà che si possa sperar la gra[tia] da mè q[ua]ndo io Sia in stato di farla mostrando che p[er] hora mi si rende impossibilé mentre io non sia sodisfatta dalla Suezia delle mie pretent[io]ni mà in quel caso, ed al ritorno u[ost]ro si potrà sperar qualche cosa, p[er]che si tratta di dar quello che mi basta p[er] campare un mese, oltre che è da considerare che li pregiuditij delle cose uniuersali influiscano anche nelle mie una inhabilità di far quel tanto, che io desidererei.
Hò inteso con part sodisf[atio]ne che vi sia riuscito d'abboccarui priuatam[ent]e col Gr[an] Canc[elie]re e che ui habbia trattato bene, quanto poi all'espressioni che vi ha fatte uerso di me, et miò seruizio benche non sia da farci fondamento se non dopo la corrispondenza degli effetti nondim[en]o bisogna mostrarne ogni stima, e confidenza [...] l'affare di Bauiera haurete veduto nelle scritt[u]re mandateui nelli due precedenti ordinarij in che consista il fondam[en]to del credito, e poiche il Rè come uoi dite è disposto con tanto suo gusto a farmi la lett[e]ra procurate hauerla secondo la forma che ui si è data e come si prescriue nelle sud[ett]e scritt[u]re gli mi riporto.
Vedo poi tanto ben incaminate le cose di Mumma, e di Boman, ch'io le tengo p[er] aggiustate, et assicurate pure Boman che da me, e da miei Min[ist]ri gli sarà fatta buona giustizia nelle cose ragionvuoli. Di già ne hò dati gl'ordini come haurete ueduto, e se Rossembac mancarà di fare il delito suo lo priuerò ancora della sua carica. Quando poi uoi sarete in Hamburgo uoglio che di Pomer[ani]a e massime degl'aggrauij che prétende di riceuer Boman p[er] farmene vna distinta relat[io]ne, e remediarre: e quando bisognasse uorrei che uoi med[em]o daste una scorsa in Pom[erani]a per dar buon resto alle cose mie; Lascio p[er]ò in v[ost]ro arbitrio di determinar con Tex[eir]a le u[ost]re risolutioni p[er] far quello che giudicherete essei di mio maggior seruizio.
Per quello mi deuete fermare secondo le rimostranze di Hane, e per accrescer la somma dell'Affitto di Stolp vi mando a parte la facoltà di poter far quello che giudicherete di mio magg[iore] seruizio ed auantaggio.
Ho sentito con gusto che l'Amb[asciato]re di francia si sia portato con voi, come conueniua et hò goduto delle relat[io]ne datami da voi sopra la persona del Rè di Suezia, e delle sue inclinationi mi resta di sapere separla francese, ò se intendo alm[en]o q[ues]ta benigna
Nel resto approuo q[ua]nto hauete fatto, e crediate che sono sodisfatt[issi]ma del v[ost]ro seruizio. Dio vi prosperi. Di Roma li 8 Ott[obr]e 1672
La Regina
procurate in ogni modo di trover la lettera per Jl negotio di Baviera perche non deue importar a loro se io ho ragione ò non, tocca a me di Convivere Baviera et al Re non li Costa allate Che vna lettera è poi Ci lasci terminar Jl negotio tra me e Baviera, Che sapro Jo poi far Conoscere la giustitia delle mie pretenzioni ne pretendere mai da nissuno se no quello che mi è douuoto le bisogna regalare in secretaria di stato fatte lopere che io vi rinfranchero la spese par chio habbia Jl mio intento, nel resto mi scandalirate di non mi dire niente delle Dame ne voglo vna esatta relatione se son belle ò Brutte se vestono bene ò male intorno alla persona del Re et della Regina sua madre siate anche pria diffaso a farmene relatione di ogni partiColarita
/ M. Santinj
With modernised spelling:
Marchese del Monte,
Ho ricevute le due vostre lettere de' 27 e de 31 d'agosto per risponsa delle gli vi dicò intorno alla grazia che desidera il gran cancelliere che voi avete risposto benissimo al governatore generale, ed io pure gli risponderò nella forma che desiderate. Bisogna però portar questo punto in modo che io non sia impegnata à niente; ma che si possa sperar la grazia da me quando io sia in stato di farla mostrando che per ora mi si rende impossibile mentre io non sia soddisfatta dalla Svezia delle mie pretensioni. Ma in quel caso, ed al ritorno vostro, si potrà sperar qualche cosa, perché si tratta di dar quello che mi basta per campare un mese, oltre che è da considerare che li pregiudizi delle cose universali influiscano anche nelle mie una inabilità di far quel tanto che io desidererei.
Ho inteso con part soddisfazione che vi sia riuscito d'abboccarvi privatamente col gran cancelliere e che vi abbia trattato bene, quanto poi all'espressioni che vi ha fatte verso di me e mio servigio, benché non sia da farci fondamento se non dopo la corrispondenza degli effetti nondimeno bisogna mostrarne ogni stima, e confidenza [...] l'affare di Baviera avrete veduto nelle scritture. Mandatevi nelli due precedenti ordinari in che consista il fondamento del credito, e poiché il re come voi dite è disposto con tanto suo gusto a farmi la lettera procurate averla secondo la forma che vi si è data e come si prescrive nelle sudette scritture gli mi riporto.
Vedo poi tanto ben incaminate le cose di Momma e di Baumann, ch'io le tengo per aggiustate ed assicurate pure Baumann che da me e da miei ministri gli sarà fatta buona giustizia nelle cose ragionvuoli. Di già ne ho dati gl'ordini come avrete veduto, e se Rosenbach mancarà di fare il delitto suo, lo priverò ancora della sua carica.
Quando poi voi sarete in Amburgo, voglio che di Pomerania e massime degl'aggravi che pretende di ricever Baumann per farmene una distinta relazione e remediare; e quando bisognasse vorrei che voi medemo daste una scorsa in Pomerania per dar buon resto alle cose mie. Lascio però in vostro arbitrio di determinar con Texeira le vostre risoluzioni per far quello che giudicherete essei di mio maggior servigio.
Per quello mi devete fermare secondo le rimostranze di Hane e per accrescer la somma dell'affitto di Stolpe, vi mando a parte la facoltà di poter far quello che giudicherete di mio maggiore servigio ed avantaggio.
Ho sentito con gusto che l'ambasciatore di Francia si sia portato con voi, come conveniva, ed ho goduto delle relazione datami da voi sopra la persona del re di Svezia e delle sue inclinazioni. Mi resta di sapere se parla francese, ò se intendo almeno questa benigna.
Nel resto, approvo quanto avete fatto, e crediate che sono soddisfattissima del vostro servigio. Dio vi prosperi.
Di Roma, li 8 ottobre 1672.
La Regina.
Procurate in ogni modo di trover la lettera per il negozio di Baviera, perché non deve importar a loro se io ho ragione o non, tocca a me di convivere Baviera ed al re non li costa. Allate che una lettera è poi ci lasci terminar il negozio tra me e Baviera, che saprò io poi far conoscere la giustizia delle mie pretenzioni ne pretendere mai da nissuno se no. Quello che mi è dovuto le bisogna regalare in segretaria di Stato. Fatte l'opere che io vi rinfrancherò la spese, perch'io abbia il mio intento.
Nel resto, mi scandalirate di non mi dire niente delle dame, ne voglio una esatta relazione se son belle ò brutte, se vestono bene ò male. Intorno, alla persona del re e della regina sua madre, siate anche pria diffaso a farmene relazione di ogni particolarità.
M. Santini.
French translation (my own; I cannot tag it as such due to character limits in the tags):
Marquis del Monte,
J'ai reçu vos deux lettres, datées des 27 et 31 août, en réponse aux questions que je vous ai posées concernant la grâce que désire le grand chancelier, que vous avez très bien répondu au gouverneur-général, et je lui répondrai aussi dans la forme que vous désirez. Cependant, il faut aborder ce point de telle manière que je ne m'engage sur rien; mais cette grâce peut être espérée de moi quand je suis en mesure de le faire, montrant que pour l'instant cela m'est impossible tant que je ne suis pas satisfait de mes prétentions par la Suède. Mais dans ce cas, et à votre retour, on peut espérer quelque chose, car il s'agit de me donner de quoi vivre un mois, d'ailleurs il faut considérer que les préjugés des choses universelles influencent aussi mon incapacité à faire autant que je le voudrais.
J'ai appris avec une certaine satisfaction que vous avez réussi à avoir un entretien privé avec le grand chancelier et qu'il vous a bien traité, en ce qui concerne les expressions qu'il a faites à mon égard et à mon service, bien qu'il n'y ait aucune base pour les effets de cela jusqu'après la correspondance; cependant, il faut manifester toute l'estime et la confiance [...] vous aurez vu l'affaire de Bavière dans les écrits. Veuillez m'envoyer les deux lettres précédentes en quoi consiste la base du crédit, et comme le roi, comme vous le dites, est disposé avec grand plaisir à me donner la lettre, faites en sorte de l'avoir dans la forme qui vous a été donnée et comme prescrit dans lesdits écrits, je lui ferai rapport.
Je vois alors que les affaires de Momma et de Baumann sont si bien avancées que je considère Baumann comme bien réglé et assuré que justice lui sera rendue par moi et mes ministres dans toutes les affaires raisonnables. J'ai déjà donné les ordres, comme vous l'aurez vu, et si Rosenbach manque à accomplir son délit, je le priverai de nouveau de son poste.
Alors, quand vous serez à Hambourg, je veux que vous me fassiez un rapport distinct sur la Poméranie et surtout sur les aggravations que Baumann prétend recevoir et y remédier; et quand il le faudra, je voudrais que vous jetiez un coup d'oeil en Poméranie pour donner un bon repos à mes affaires. Cependant, je m'en remets à votre discrétion pour déterminer vos résolutions avec Texeira pour faire ce que vous jugerez me rendre le plus grand service.
Pour cette raison, vous devez arrêter selon les plaintes de Hane et pour augmenter la somme du loyer de Stolpe, je vous envoie séparément la faculté de pouvoir faire ce que vous jugerez être du plus grand service et avantage pour moi.
J'ai été heureuse d'apprendre que l'ambassadeur de France était parmi vous, comme il convenait, et j'ai apprécié le rapport que vous m'avez fait sur la personne du roi de Suède et ses inclinations. Il ne me reste plus qu'à savoir s'il parle français, ou si je comprends au moins ce bénin.
Au reste, j'approuve ce que vous avez fait, et croyez que je suis très satisfaite de votre service. Dieu vous prospère.
De Rome, le 8 octobre 1672.
La Reine.
Bien sûr, essayez de retrouver la lettre pour l'affaire de la Bavière, car cela ne devrait pas leur importer si j'ai raison ou non, c'est à moi de vivre avec la Bavière, et cela ne leur coûte le roi. Dites-moi qu'il y a une lettre, puis finissons l'affaire entre moi et la Bavière, afin que je puisse alors faire connaître la justesse de mes prétentions et ne jamais exiger autrement de personne. Ce qui m'est dû doit vous être remis en tant que secrétaire d'État. Faites le travail et je vous épargnerai la dépense, afin que je puisse réaliser mon intention.
Au reste, vous me scandalisez en ne me disant rien des dames, je veux une exacte relation sur si elles sont belles ou laides, si elles s'habillent bien ou mal. Cependant, concernant la personne du roi et celle de la reine sa mère, veuillez aussi prendre soin de me faire relation de tous particularités.
M. Santini.
Swedish translation (my own):
Markisen del Monte,
Jag har mottagit Era två brev, daterade 27 och 31 augusti, som svar på de frågor jag ställde till Er angående den nåd som Rikskanslern önskar, att Ni har svarat mycket väl på generalguvernören, och jag kommer också att besvara honom i form Ni önskar. Emellertid måste denna punkt tas upp på ett sådant sätt att jag inte är engagerad i någonting; men den nåden kan man hoppas av mig när jag är i stånd därtill, vilket visar att det för närvarande är omöjligt för mig medan jag inte är nöjd av Sverige med mina anspråk. Men i så fall, och när Ni återvänder, kan man hoppas på något, för det är en fråga om att ge mig det som räcker för att leva i en månad, dessutom måste man tänka på att universella tings fördomar också påverkar min oförmåga att göra så mycket som jag vill.
Jag har med viss tillfredsställelse hört att Ni har lyckats ha ett privat möte med Rikskanslern och att han har behandlat Er väl, vad gäller de uttryck han har gjort mot mig och min tjänst, även om det inte finns någon grund för effekterna av detta. till efter korrespondensen; emellertid är det nödvändigt att visa all aktning och förtroende [...] Ni kommer att ha sett Bayerns affär i skrifterna. Vänligen sänd mig de två föregående breven i vad grunden för krediten består av, och som kungen, som Ni säger, med stort nöje är villig att ge mig brevet, ombesörja att få det i den form som Ni fått och som föreskrivs i de förut nämnda skrifterna, kommer jag att rapportera till honom.
Jag ser då att Mommas och Baumanns affärer är så väl igång att jag anser Baumann vara väl avklarad och säker på att god rättvisa kommer att skipas mot honom av mig och mina ministrar i alla rimliga frågor. Jag har redan gett ordern som Ni har sett, och om Rosenbach misslyckas med att utföra sitt brott, kommer jag att beröva honom hans position igen.
Sedan, när Ni är i Hamburg, vill jag att Ni ger mig ett utpräglat förhållande om Pommern och särskilt om de försämringar som Baumann säger sig få och avhjälpa den; och vid behov skulle jag vilja att Ni tar en titt på Pommern för att ge en god vila åt mina angelägenheter. Emellertid överlåter jag till Ert gottfinnande att bestämma Era beslut med Texeira om att göra det Ni kommer att bedöma vara till största nytta för mig.
Av denna anledning måste Ni sluta enligt Hanes klagomål och för att höja summan av Stolpes hyra, skickar jag Er separat fakulteten för att kunna göra vad Ni kommer att bedöma vara till största tjänst och fördel för mig.
Jag har gläds åt att höra att den franske ambassadören var med Er, som det var lämpligt, och jag har njutit av den rapport Ni givit mig om Sveriges konungs person och hans böjelser. Det återstår bara för mig att veta om han talar franska, eller om jag förstår åtminstone den här godartade.
I övrigt godkänner jag det Ni har gjort, och tro att jag är mycket nöjd med Er tjänst. Gud välsigne Er.
Från Rom, den 8 oktober 1672.
Drottningen.
Försök för all del att finna brevet för Bayerns affär, ty det inte borde spela någon roll för dem om jag har rätt eller inte, det är upp till mig att leva med Bayern, och det kostar dem inte kungen. Säg mig att det finns ett brev, så låt oss avsluta affären mellan mig och Bayern, så att jag då kan göra mina anspråk rättvisa och aldrig kräva av någon annat. Det som är skyldig mig måste ges till Er som Statssekreterare. Gör arbetet, så sparar jag kostnaden för Er, så att jag kan ha min avsikt.
För övrigt skandaliserar Ni mig genom att inte berätta något om damerna, jag vill ha en exakt relation om de är vackra eller fula, om de klär sig bra eller dåligt. Emellertid, angående kungens person och drottningens, hans mors, person, var snäll och se till att göra mig en redogörelse med några partikulariteter.
M. Santini.
English translation (my own):
Marquis del Monte,
I have received your two letters, dated August 27 and 31, in response to the questions I asked you regarding the grace that the Grand Chancellor desires, that you have responded very well to the Governor General, and I will also respond to him in the form you desire. In the meantime, this point must be brought up in such a way that I am not committed to anything; but that grace can be hoped from me when I am in a position to do so, showing that for now it is impossible for me while I am not satisfied by Sweden with my pretensions. But in that case, and upon your return, one can hope for something, because it is a question of giving me what is enough to live for a month, besides it must be considered that the prejudices of universal things also influence my inability to do that as much as I would like.
I have heard with some satisfaction that you have managed to have a private meeting with the Grand Chancellor and that he has treated you well, as regards the expressions he has made towards me and my service, although there is no basis for the effects of this until after the correspondence; in the meantime, it is necessary to show every esteem and confidence [...] you will have seen the affair of Bavaria in the writings. Please send me the two previous letters in what the basis of the credit consists of, and as the King, as you say, is willing with great pleasure to give me the letter, arrange to have it in the form given to you and as prescribed in the aforementioned writings I will report to him.
I then see that Momma's and Baumann's affairs are so well underway that I consider Baumann as well-settled and assured that good justice will be done to him by me and my ministers in all reasonable matters. I have already given the orders as you will have seen, and if Rosenbach fails to carry out his crime, I will deprive him of his position again.
Then, when you are in Hamburg, I want you to give me a distinct relation on Pomerania and especially on the aggravations that Baumann claims to receive and to remedy it; and when necessary I would like you to take a look at Pomerania to give a good rest to my affairs. In the meantime, I leave it to your discretion to determine your resolutions with Texeira to do what you will judge to be of greatest service to me.
For this reason, you must stop according to Hane's complaints and to increase the sum of Stolpe's rent, I send you separately the faculty to be able to do what you will judge to be of greatest service and advantage to me.
I have been pleased to hear that the French ambassador was with you, as was appropriate, and I have enjoyed the report you gave me on the person of the King of Sweden and his inclinations. It only remains for me to know if he speaks French, or if I understand at least this benign one.
For the rest, I approve of what you have done, and believe that I am very satisfied with your service. God prosper you.
From Rome, October 8, 1672.
The Queen.
By all means, try to find the letter for the affair of Bavaria, as it shouldn't matter to them if I am right or not, it's up to me to live with Bavaria, and it doesn't cost them the King. Tell me that there is a letter, then let us finish the affair between me and Bavaria, so that I will then be able to make known the justice of my claims and never demand from anyone otherwise. What is owed to me must be given to you as a secretary of State. Do the work and I will save you the expense, so that I can have my intent.
For the rest, you scandalise me by not telling me anything about the ladies, I want an exact relation on whether they are beautiful or ugly, whether they dress well or badly. In the meantime, concerning the person of the King and the Queen, his mother, please also take care to make me a relation of any particulars.
M. Santini.
Above: Kristina.
Above: Magnus de la Gardie.
Above: Hedvig Eleonora.
Above: King Karl IX of Sweden.
Note: King Karl IX of Sweden neither preferred French nor spoke it.
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