Sources:
Bibliothèque interuniversitaire (Montpellier); Manuscrits de la reine Christine; Lettere a principi d'altezza e d'eccellenza; Lettere a principi d'eccelenza : lettere al Vice-re di Napoli; Christine de Suède au duc de Mantoue, Rome, 26 avril 1687 (digitisation page 106v-107r)
Christine (1626-1689 ; reine de Suède), Manuscrits de la reine Christine: Lettere a principi d'altezza e d'eccellenza, : , 1601-1700.
[En ligne sur https://ged.scdi-montpellier.fr/florabium/jsp/nodoc.jsp?NODOC=2023_DOC_MONT_MBUM_91] (consulté le 20/03/2024 01:45).
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Copyright SCDI-UPV - Collections Université de Montpellier (shelfmark H 258).
Mémoires concernant Christine, reine de Suède, volume 4, page 61, compiled and edited by Johan Arckenholtz, 1760
The letter (this transcript added after receiving permission and guidance on March 19, 2024 from Elizabeth Denton, the Head of the Collection of Patrimonial Documents):
Ser[enissi]mo Sig[no]re. Mi rese la Lett[er]a di V. A il Sig[no]r Don Giouanni suo figlio Naturale, ch'ella hà mandato in questo Collegio Clementino, ed in quell'instante lo conobbi dotato d'un'indole degna di V. A. e della sua qualità, e spero ch'egli si renderà sempre più meriteuole dell'amore dell'A. V. con la quale mi rallegro dell'ottima elezzione, c'ha fatta di quest'unico luogo; oue si dà alla Giouentù di Nobile e Sublime nascita la piu bella educazione, che si può desiderar in ogni professione, e chi hoggidi fiorisce à perfett[io]ne sotto la gloriosa protezzione del Magg[io]r Card[ina]le che mai fù, ò forse Sarà. Deue però V. A. esser persuasa che com'io reputo mio proprio interesse tutto ciò che a lei appartiene così non lascerò di comprouarlo nella persona di questo Sig[no]r Suo Figlio [...] quello, che Sarò pronta a fare in qualunque sua occorenza. Ringrazio intanto V. A. della confidenza, c'hà riposto nel mio affetto verso di lei in tal congiuntura, e le aug[uro] ogni felicità. Roma 26. Apr[i]le 1687 —
D V. A.
Aff[ettuosissi]ma
L'Abb[at]e Santini
With modernised spelling:
Serenissimo Signore,
Mi rese la lettera di Vostra Altezza il Signor Don Giovanni, suo figlio naturale, ch'ella ha mandato in questo Collegio Clementino, ed in quell'instante lo conobbi dotato d'un'indole degna di Vostra Altezza e della sua qualità e spero ch'egli si renderà sempre più meritevole dell'amore dell'Altezza Vostra con la quale mi rallegro dell'ottima elezione c'ha fatta di quest'unico luogo, ove si da alla gioventù di nobile e sublime nascita la piu bella educazione che si può desiderar in ogni professione e chi oggidì fiorisce a perfezione sotto la gloriosa protezione del maggior cardinale che mai fu ò forse sarà.
Deve però Vostra Altezza esser persuasa che com'io reputo mio proprio interesse tutto ciò che a lei appartiene così, non lascerò di comprovarlo nella persona di questo Signor suo figlio quello, che sarò pronta a fare in qualunque sua occorenza. Ringrazio intanto Vostra Altezza della confidenza c'ha riposto nel mio affetto verso di lei in tal congiuntura, e le auguro ogni felicità. Roma, 26 aprile 1687. —
Di Vostra Altezza
affettuosissima.
L'abbate Santini.
Arckenholtz's transcript of the letter:
Le 26. Avril 1687.
Sere:mo. Signore. Mi rese la lettera di V. A. il Signor Don Giovanni suo figlio naturale, ch'ella hà mandato in questo Collegio Clementino, ed in quell'instante lo conobbi dotato d'un, indole degna di V. A. e della sua qualità, e spero, ch'egli si renderà sempre più meritevole dell'amore dell'A. V. con la quale mi rallegro dell'ottima elezzione, c'hà fatto di quest'unico luogo, ove si dà alla Gioventù di nobile, e sublime nascita la più bella educazione, che si può desiderar in ogni professione, e chi hoggidì fiorisse a perfezzione sotto la gloriosa protezzione del Maggior Cardinale che mai fù, e forse sarà. Deve però V. A. esser persuasa, che com'io reputo mio proprio interesse tutto ciò che a lei appartiene, cosi non lascierò di comprovarlo nella persona di questo Signor suo figlio quello, che sarò pronta a fare in qualunque sua occorenza. Ringrazio intanto V. A. della confidenza c'hà riposto nel mio affetto verso di lei in tal congiuntura, e le auguro ogni felicità.
D. V. A.
Aff:ma. A. C.
L'Abbé Santini.
With modernised spelling:
Li 26 aprile 1687.
Serenissimo signore,
Mi rese la lettera di Vostra Altezza il Signor Don Giovanni, suo figlio naturale, ch'ella hà mandato in questo Collegio Clementino, ed in quell'istante lo conobbi dotato d'un indole degna di Vostra Altezza e della sua qualità, e spero ch'egli si renderà sempre più meritevole dell'amore dell'Altezza Vostra, con la quale mi rallegro dell'ottima elezione c'ha fatto di quest'unico luogo ove si da alla gioventù di nobile e sublime nascita la più bella educazione che si può desiderar in ogni professione, e chi oggidì fiorisse a perfezione sotto la gloriosa protezione del Maggior Cardinale che mai fu e forse sarà. Deve però Vostra Altezza esser persuasa che com'io reputo mio proprio interesse tutto ciò che a lei appartiene, così non lascierò di comprovarlo nella persona di questo signor suo figlio quello che sarò pronta a fare in qualunque sua occorenza. Ringrazio intanto Vostra Altezza della confidenza c'hà riposto nel mio affetto verso di lei in tal congiuntura e le auguro ogni felicità.
Di Vostra Altezza
Affettuosissima A. C.
L'abbé Santini.
French translation (my own):
Le 26 avril 1687.
Sérénissime monsieur,
Don Jean, son fils naturel, m'a rendu la lettre de Votre Altesse, qu'elle avait envoyée à ce Collège Cléméntine, et à cet instant je le connus doué d'un tempérament digne de Votre Altesse et de sa qualité, et j'espère qu'il fera lui-même de plus en plus digne de l'amour de Votre Altesse, avec lequel je me réjouis de l'excellente élection qu'elle a faite de ce seul lieu où l'on donne aux jeunes gens de noble et sublime naissance la plus belle éducation qu'on puisse désirer dans toutes les professions, et qui aujourd'hui s'est épanouie à la perfection sous la glorieuse protection du Cardinal Majeur qui a toujours été et qui sera peut être. Cependant, Votre Altesse doit être persuadée que, considérant que tout ce qui lui appartient est mon propre intérêt, je ne manquerai pas de le prouver en la personne de ce sieur son fils que je serai prête à faire en toute sa occasion. Cependant je remercie Votre Altesse de sa confiance dans mon affection pour elle dans cette conjoncture, et je lui souhaite toute félicité.
De Votre Altesse
La très affectionnée A. C.
L'abbé Santini.
Swedish translation (my own):
Den 26 april 1687.
Serenissimo signore,
Don Giovanni, Er naturlige son, har återlämnat Ers Höghet brev till mig, som Ni hade sänt till detta Clementino kollegium, och i det ögonblicket kände jag att han var utrustad med ett sinnelag värdigt Ers Höghet och hans kvalitet, och jag hoppas att han kommer att göra sig mer och mer förtjänt av Ers Höghets kärlek, med vilken jag glädjes åt det utmärkta val han gjort av denna enda plats där unga människor av ädel och sublim börd ges den vackraste utbildning som man kan önska i varje yrke, och som idag blomstrade till perfektion under härligt beskydd av kardinalmajorn som någonsin var och kanske kommer att bli. Men Ers Höghet måste vara övertygad om att eftersom jag anser att allt som tillhör Er som mitt eget intresse, så kommer jag inte att underlåta att bevisa det i person av denne signor Er son att jag kommer att vara beredd att göra i varje händelse av Er. Emellertid tackar jag Ers Höghet för Ert förtroende för min tillgivenhet för Er vid denna konjunktur, och jag önskar Er all lycka.
Ers Höghets
tillgivnaste A. K.
Abboten Santini.
English translation (my own):
April 26, 1687.
Serenissimo signore,
Don Giovanni, your natural son, has returned to me Your Highness's letter, which you had sent to this Clementino College, and in that instant I knew him endowed with a disposition worthy of Your Highness and his quality, and I hope that he will make himself more and more deserving of Your Highness's love, with which I rejoice in the excellent election he has made of this one place where young people of noble and sublime birth are given the most beautiful education that one can desire in every profession, and who today flourished to perfection under the glorious protection of the Major Cardinal who ever was and perhaps will be. However, Your Highness must be persuaded that as I consider everything that belongs to you to be my own interest, so I shall not fail to prove it in the person of this signore your son that I will be ready to do in any occurrence of yours. In the meantime, I thank Your Highness for your confidence in my affection for you at this conjuncture, and I wish you every felicity.
Your Highness's
most affectionate A. K.
Abbot Santini.
Above: Kristina.
Above: Ferdinando Carlo Gonzaga, the Duke of Mantua.
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