Wednesday, January 25, 2023

Kristina's letter to Manuel Texeira, with a postscript in her/his/their own handwriting, dated November 10/20 (New Style), 1688

Sources:

Bibliothèque interuniversitaire (Montpellier); Manuscrits de la reine Christine; Lettere della regina ai suoi ministri; Varii Poscretti della regina al Signore Texeira; Lettres à Texeira; 131: Christine de Suède à Texeira, [s. l.], 20 novembre 1688 (digitisation page 147v-148r)


Christine (1626-1689 ; reine de Suède), Manuscrits de la reine Christine: Lettere della regina ai suoi ministri, : , 1601-1700.

The Foli@ online digital heritage library is here:


Copyright SCDI-UPV - Collections Université de Montpellier (shelfmark H 258).

Mémoires concernant Christine, reine de Suède, volume 4, page 145, compiled and edited by Johan Arckenholtz, 1760



The letter (copy; this transcript added after receiving permission and guidance on March 19, 2024 from Elizabeth Denton, the Head of the Collection of Patrimonial Documents):

al Tex[eir]a.
20. Nov[embr]e 88
Jn risp[ost]a della V[ost]ra de 27. del pass[a]to vi dico che io son contenta che paghiate in 4. anni Seg[uen]ti come Voi mi proponete la pens[io]ne de' quattordici che restano p[er] il compim[en]to delli 20. anni al pupo del March[es]e del M[on]te.

Jn ord[in]e poi al fù March[es]e suo P[ad]re, io non Sò comprendere come habbiate potuto interpretare la mia lett[er]a delli 2. del pass[a]to in senso cosi sinistro ch'io habbia concepita di lui qualche diffidenza e mostr[uo]si sentim[en]ti poco fauoreuoli alla Sua mem[ori]a. Voi sapete bene ch'io vi ordinai vn tempo fà di pagargli sei mila scudi di gratificat[io]ne e se mal n[on] mi ricordo credo d'hauer accresciuta q[uest]a somma d'altri due mila scudi; hora io voglio sapere se voi hav[et]e pagata questa somma tutta, ò in parte à fine d'ordinarvi di pagar al fig[li]o quelche n[on] hà ric[evu]to il P[ad]re, anzi di più se il defonto March[es]e hauesse qualche debito con esso Voi voglio sodisfarlo io p[er] grauarne la sua Casa, Hor vedete come hav[et]e giudicato male Jo n[on] son Capace di si bassi sentim[en]ti l'hò conosciuto troppo fedele, e disinteressato p[er] fargli mai torto dispiacendomi che la somma de 15/m scudi [...] che sono in v[ostra] mano n[on] sia molto mag[gio]re e sappiate che io vi resto obligata del seru[izio] che gli hau[et]e fatto in q[ues]to interesse. Quanto al punto di n[on] far alcun concerto col figl[io] senza il mio consenso n[on] vi deve ciò sorprendere p[er]che io n[on] hò anc[or]a fermata con lui la med[em]a confidenza ch'io haueua col P[ad]re, mi p[er]suade p[er]ò la sua condotta che ben presto occuperà l'istesso posto nella mia buona gra[tia]. Per li Sei cento scudi rimessi da Voi p[er] conto del fù march[es]e, de' quali io mi son valuta p[er] vna mia occ[orenz]a part[icola]re, li passerete in conto mio che veli benificherò nel Saldo de' n[ost]ri Conti, e farete bene di rimettermi a parte il denaro che mi uerete delle Amende di Breme quando Sarà di mag[gior] somma. Del resto [...] non vi state ad inquietare con chimere, io Son sodisfatt[issi]ma del V[ost]ro Seru[izi]o, e n[on] hò mai dubitato della u[ost]ra fedeltà. Dio etc.

P. S. Jo n[on] hò pensiero di leuar al March[es]e quei denari ch'io hò preso anzi li pagherò al fig[li]o Con vsura, e uoglio che continuate a rimetterli p[er] vn'anno, Saranno suoi mà poi vi dirò quello che hau[ret]e da fare etc.

With modernised spelling:

Al Texeira.
20 novembre '88.
In risposta della vostra de 27 del passato, vi dico che io son contenta che paghiate in 4 anni seguenti come voi mi proponete la pensione de' quattordici che restano per il compimento delli 20 anni al pupo del marchese del Monte.

In ordine poi al fu marchese suo padre, io non so comprendere come abbiate potuto interpretare la mia lettera delli 2 del passato in senso così sinistro ch'io abbia concepita di lui qualche diffidenza e mostruosi sentimenti poco favorevoli alla sua memoria. Voi sapete bene ch'io vi ordinai un tempo fa di pagargli sei mila scudi di gratificazione, e se mal non mi ricordo credo d'aver accresciuta questa somma d'altri due mila scudi; ora io voglio sapere se voi avete pagata questa somma tutta, ò in parte a fine d'ordinarvi di pagar al figlio quelche non ha ricevuto il padre, anzi di più se il defunto marchese avesse qualche debito con esso voi voglio soddisfarlo io per gravarne la sua casa.

Or vedete come avete giudicato male. Io non son capace di si bassi sentimenti l'ho conosciuto troppo fedele e disinteressato per fargli mai torto dispiacendomi che la somma de 15,000 scudi che sono in vostra mano non sia molto maggiore, e sappiate che io vi resto obbligata del servigio che gli avete fatto in questo interesse. Quanto al punto di non far alcun concerto col figlio senza il mio consenso, non vi deve ciò sorprendere perché io non ho ancora fermata con lui la medema confidenza ch'io aveva col padre, mi persuade però la sua condotta che ben presto occuperà l'istesso posto nella mia buona grazia.

Per li sei cento scudi rimessi da voi per conto del fu marchese, de' quali io mi son valuta per una mia occorenza particolare, li passerete in conto mio che veli beneficherò nel saldo de' nostri conti, e farete bene di rimettermi a parte il denaro che mi verete delle amende di Brema quando sarà di maggior somma.

Del resto, non vi state ad inquietare con chimere. Io son soddisfattissima del vostro servigio, e non ho mai dubitato della vostra fedeltà. Dio, etc.

P. S. Io non ho pensiero di levar al marchese quei denari ch'io ho preso anzi li pagherò al figlio con usura, e voglio che continuate a rimetterli per un'anno saranno suoi, ma poi vi dirò quello che avrete da fare, etc.

Arckenholtz's transcript of the letter:

In risposta della vostra de' 27. del passato, vi dico, ch'io son contenta che paghiate i 4. anni seguenti, come voi mi proponete, la pensione de' quattordici che restano per il compimento dei 20. anni al pupo del Marchese del Monte.

In ordine poi al fù Marchese suo padre, io non sò comprendere come habbiate potuto interpretare la mia lettera dei 2. del passato in senso cosi sinistro, ch'io habbia concepito di lui qualche diffidenza, e mostruosi sentimenti poco favorevoli alla sua memoria. Voi sapete bene, ch'io vi ordinaì, un tempo fà, di pagargli sei milla scudi di gratificazione, e se mal non mi ricordo, credo d'haver accresciuta questa somma d'altri due milla scudi; hora io voglio sapere, se voi havete pagato tutta questa somma, o in parte, affine d'ordinarvi di pagar al figlio quel che non hà ricevuto il padre, anzi di più se'l defunto Marchese havesse qualche debito con esso voi, voglio sadisfarlo io, per disgravarne la sua casa. Hor vedete come havete giudicato male, io non son capace di si bassi sentimenti, l'hò conosciuto troppo fedele, e dissinteressato per fargli mai torto, dispiacendomi, che la somma de' 15. milla scudi, che sono in vostra mano, non sia molto maggiore, e sappiate che io vi resto obligata del servizio che gli havete fatto in questo interesse.

Quanto al punto di non far alcun concerto col figlio senza il mio consenso, non vi deve ciò sorprendere, perche io non hò ancora fermata con lui la medema confidenza ch'io haveva col padre, mi persuade però la sua condotta che ben presto occuperà l'istesso posto nella mia buona grazia.

Per i sei cento scudi rimessi da voi per conto del fù Marchese, de' quali io mi son valuta per una mia occorenza particolare, li passerete in conto mio, che veli bonificherò nel saldo de' nostri conti, e farete bene di rimettermi a parte il danaro che mi verrà delle Amende di Breme, quando sarà di maggior somma.

Del resto non vi state ad inquietare con Chimere. Io son sodisfattissima del vostro servizio, e non hò mai dubitato della vostra fedeltà. Dio &c.

P. S. De la main de la Reine.
Io non hò pensiero di levar al Marchese quei danari ch'io hò preso, anzi pagherò al figlio con usura, e voglio che continuiate a rimettergli per un'anno. Saranno suoi, mà poi vi dirò quello che havrete da fare &c.

French translation (by Arckenholtz):

Je suis contente que vous payiez, dans les quatres années prochaines, comme vous me le proposez, quatorze mille écus qui restent pour suppléer à la pension de vingt ans pour le plus jeune fils du Marquis del Monte.

A l'égard de feu le Marquis son Pére, je ne puis pas comprendre comment vous aurez pu interpréter ma Lettre du 2 du passé dans un sens si sinistre, comme si je me fusse défiée de lui, & que j'eusse témoigné des sentimens peu favorables à sa mémoire. Vous savez bien que je vous commandai il y a quelque tems, de lui payer six mille écus de gratification, & si je m'en souviens bien, j'ai augmenté cette somme de deux mille écus de plus. A-présent je veux savoir si vous avez payé toute cette somme, ou une partie, afin de vous ordonner de payer au fils ce que le Pére n'a pas reçu; même plus, si le défunt Marquis vous doit quelque chose; car je le payerai, pour en décharger sa Maison. Vous voyez donc que vous avez mal jugé. Je ne suis pas capable de sentimens si bas. Je l'ai connu trop fidéle & desintéressé, pour lui faire jamais tort. Il me fâche même que la somme de quinze mille écus, qui est entre vos mains, ne soit pas plus grande; & sachez que je vous reste obligée du service que vous lui avez rendu en cette rencontre.

Quant à ce que je vous ai dit de ne prendre aucune mesure avec le fils sans mon consentement, cela ne doit pas vous surprendre, parce que je n'ai pas encore pris en lui la même confiance que j'avois en son Pére. Cependant sa conduite me persuade que bientôt il occupera la même place dans mes bonnes graces.

Pour les six cens écus que vous m'avez remis pour le compte du feu Marquis dans une circonstance particuliére, vous les passerez sur mon compte, que je vous bonifierai dans l'arrêté des comptes entre nous, & vous ferez bien de me remettre à part l'argent qui me revient de l'admodiation de Bréme, quand la somme sera plus grande.

Au reste ne vous forgez pas de chiméres. Je suis très-contente de votre service, & je n'ai jamais douté de votre fidélité. Dieu vous fasse prospérer.

P. S. De la main de la Reine.
Jamais je n'ai pensé à ôter au Marquis les espéces que vous m'avez remises. Je les payerai au fils, même avec usure, & je veux que vous continuyiez à les lui remettre dans un an. Elles seront à lui, mais après je vous dirai ce que vous aurez à faire.

Swedish translation (my own):

Jag är nöjd med att Ni under de kommande fyra åren som Ni föreslår betalar fjorton tusen kronor som återstår för att komplettera pensionen på tjugo år för markisen del Montes yngste son.

Med hänsyn till den salige markisen, hans far, kan jag inte förstå hur Ni kunde ha tolkat mitt brev av den 2 förra månaden i en så ondskefull mening, som om jag hade misstrott honom och att jag hade vittnat om känslor som var ofördelaktiga för hans minne. Ni vet mycket väl att jag beordrade Er för en tid sedan att betala honom sex tusen kronor i gratifikation; och, om jag minns rätt, ökade jag denna summa med två tusen kronor mer. Nu vill jag veta, om Ni betalat hela denna summa, eller en del därav, för att befalla Er att betala sonen vad fadern inte fått; ännu mer, om den salige markisen är skyldig Er något, ty jag kommer att betala honom för att befria hans hus från det. Så Ni ser att Ni har missbedömt. Jag är inte kapabel till sådana låga känslor. Jag har känt honom för trogen och ointresserad för att någonsin kunna göra honom fel. Det irriterar mig till och med att summan av femton tusen kronor, som är i Era händer, inte är större; och vet att jag förblir Er skyldig för den tjänst Ni har gjort honom i det här intresse.

Vad jag sade till Er att inte vidta några åtgärder med sonen utan mitt samtycke, det borde inte förvåna Er, ty jag ännu inte har haft samma förtroende för honom som jag hade för hans far. Emellertid övertygar hans uppförande mig att han snart kommer att inta samma plats i mina goda nåder.

Vad gäller de sexhundra kronor som Ni har givit mig för den salige markisens vägnar under en speciell omständighet, Ni skall spendera dem på min räkning, vilket jag kommer att lägga till Er vid uppgörelsen av räkenskaperna mellan oss, och Ni kommer att göra väl att ge mig förutom de pengar som kommer till mig från amodiationen av Bremen, när summan kommer att bli större.

För resten, gör inte chimärer. Jag är mycket nöjd med Er tjänst, och jag har aldrig tvivlat på Er trohet. Gud välsigne Er.

P. S.
Jag har aldrig tänkt på att beröva markisen pengarna Ni gav mig. Jag kommer att betala dem till sonen, även med ocker, och jag vill att Ni fortsätter att ge dem till honom i ett år. De kommer att bli hans, men efteråt skall jag berätta för Er vad Ni måste göra.

English translation (my own):

I am content that you are paying, in the next four years, as you propose, fourteen thousand crowns which remain to supplement the pension of twenty years for the youngest son of the Marquis del Monte.

With regard to the late Marquis, his father, I cannot understand how you could have interpreted my letter of the 2nd of last month in such a sinister sense, as if I had mistrusted him, and that I had testified to feelings unfavourable to his memory. You know very well that I ordered you some time ago to pay him six thousand crowns in gratuity; and, if I remember correctly, I increased this sum by two thousand crowns more. Now I want to know if you paid all this sum, or part of it, in order to order you to pay the son what the father did not receive; even more, if the deceased Marquis owes you something, for I will pay him to relieve his house of it. So you see that you have misjudged. I am not capable of such base feelings. I have known him too faithful and disinterested ever to do him wrong. It even annoys me that the sum of fifteen thousand crowns, which is in your hands, is not greater; and know that I remain indebted to you for the service you have rendered him in this interest.

As for what I told you not to take any action with the son without my consent, that should not surprise you, because I have not yet taken the same confidence in him that I had in his father. However, his conduct persuades me that soon he will occupy the same place in my good graces.

As for the six hundred crowns that you have given me on behalf of the late Marquis in a particular circumstance, you will spend them on my account, which I will add to you in the settlement of the accounts between us, and you will do well to give me apart from the money that comes to me from the amodiation of Bremen, when the sum will be greater.

For the rest, do not forge chimeras. I am very content with your service, and I have never doubted your loyalty. God bless you.

P. S.
I have never thought of depriving the Marquis of the cash you gave me. I will pay them to the son, even with usury, and I want you to continue giving them to him for a year. They will be his, but afterwards I will tell you what you have to do.


Above: Kristina.

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