Sources:
Bibliothèque interuniversitaire (Montpellier); Manuscrits de la reine Christine; X: Lettere a diversi; Lettere a diversi particolari; 199: Christine de Suède à Giuseppe Bianchi, Hambourg, 21 décembre 1661 (digitisation page 191v-192r)
Christine (1626-1689 ; reine de Suède), Manuscrits de la reine Christine: Lettere a diversi, : , 1601-1700.
[En ligne sur https://ged.scdi-montpellier.fr/florabium/jsp/nodoc.jsp?NODOC=2023_DOC_MONT_MBUM_81] (consulté le 10/04/2024 22:44).
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La regina Cristina di Svezia in Italia (1655-1689): Memorie storiche ed aneddotiche con documenti, page 388 (appendix VIII), published by Gaudenzio Claretta, 1892
Mémoires concernant Christine, reine de Suède, volume 4, page 8, compiled and edited by Johan Arckenholtz, 1760
"La regina si rallegra bensì che il musico Bianchi si trattenga a Torino al servizio di quella Corte, ma gli rammenta anche, come al suo ritorno in Roma, senz'altro si disponga a lasciare la capitale del Piemonte.
Biblioteca di Montpellier."
"The Queen is happy that the musician Bianchi is staying in Turin to serve that court, but she also reminds him that upon his return to Rome, he will certainly be ready to leave the capital of Piedmont.
Montpellier Library." - Claretta
The letter:
A Giuseppe Bianchi
a di [11] d[ecembr]e 1661 à Turino
Gius[epp]e Bianchi; Non posso non lodarui del respetto hauutosi da uoi di non partirui di Roma senza l'assenso del S Card[inal]e Azzolini, e poiche con esser à Torino hauete hauuto l'honore di renderui grato à Madama Reale, io ne godo somm[amen]te e me ne ralleg[r]o con esso uoi; Non mancate p[er] tanto d'ogni u[ost]ra applicat[ion]e e studio p[er] meritar la gra[zia] di cot[est]e Altezze Reali, con prestar loro quel seru[izi]o che Si compiaceranno di gradir da voi, Sin tanto ch'io ritorno à Roma assicurandoui ch'io med[em]a lo riconoscerò come Se fosse fatto alla mia p[er]sona propria, E q[ua]ndo poi haurete ord[in]e da S. E: di renderui à Roma ve ne uerrete Subito à quella volta, E dio ui prosp[er]i /.
With modernised spelling:
A Giuseppe Bianchi.
A di [11] dicembre 1661, a Torino.
Giuseppe Bianchi,
Non posso non lodarvi del respetto avutosi da voi di non partirvi di Roma senza l'assenso del Signor cardinale Azzolini, e poiché con esser a Torino avete avuto l'onore di rendervi grato a Madama Reale, io ne godo sommamente e me ne rallegro con esso voi. Non mancate per tanto d'ogni vostra applicazione e studio per meritar la grazia di codeste Altezze Reali, con prestar loro quel servigio che si compiaceranno di gradir da voi, sin tanto ch'io ritorno a Roma, assicurandovi ch'io medema lo riconoscerò come se fosse fatto alla mia persona propria. E quando poi avrete ordine da Sua Eminenza di rendervi a Roma, ve ne verrete subito a quella volta; e Dio vi prosperi.
Claretta's transcript of the letter:
Giuseppe Bianchi. Non posso non lodarvi del rispetto avutosi da voi di non partirvi di Roma, senza l'assenso del signor cardinale Azzolino, e poichè con essere a Turino avete avuto l'onore di rendervi grato a Madama Reale, io ne godo sommamente e me ne rallegro con esso voi. Non mancate pertanto di ogni vostra applicatione e studio per meritare la grazia di codeste AA. RR. con prestar loro quel servizio che si compiaceranno di gradire da voi sintanto che io ritorno a Roma, assicurandovi che io madama lo riconoscerò come se fosse fatto alla mia persona propria e quando poi h
avrete ordine da S. Eminenza di rendervi a Roma ve ne verrete subito a quella volta, e Dio vi prosperi
11 dicembre 1661.
Arckenholtz's transcript of the letter:
11. Décembre 1661 a Turino.
Giuseppe Bianchi, Non posso non lodarvi del rispetto avutosi da voi di non partirvi di Roma senza l'assenso del Signor Card: Azzolini, e poiche con esser a Turino avete avuto l'honore di rendervi grato a Madama Reale. Io ne godo sommamente e me ne rallegro con esso voi. Non mancate per tanto d'ogni vostra applicatione e studio per meritar la grazia di coteste Altezze Reali, con prestar loro quel servizio che si compiaceranno di gradir da voi sin tanto ch'io ritorno a Roma, assicurandovi ch'io medema lo riconoscerò come se fosse fatto alla mia persona propria, e quando poi havr[e]te ordine da S. Em:za. di rendervi a Roma, ve ne verrete subito a quella volta, Dio vi prosperi.
With modernised spelling:
11 décembre 1661, a Torino.
Giuseppe Bianchi,
Non posso non lodarvi del rispetto avutosi da voi di non partirvi di Roma senza l'assenso del Signor Cardinal Azzolini, e poiche con esser a Torino avete avuto l'onore di rendervi grato a Madama Reale. Io ne godo sommamente e me ne rallegro con esso voi. Non mancate per tanto d'ogni vostra applicazione e studio per meritar la grazia di codeste Altezze Reali, con prestar loro quel servigio che si compiaceranno di gradir da voi sin tanto ch'io ritorno a Roma, assicurandovi ch'io medema lo riconoscerò come se fosse fatto alla mia persona propria; e quando poi avrete ordine da Sua Eminenza di rendervi a Roma, ve ne verrete subito a quella volta. Dio vi prosperi.
French translation (my own):
11 décembre 1661, à Turin.
Joseph Bianchi,
Je ne puis manquer de vous louer du respect que vous avez eu de ne pas quitter Rome sans l'assentiment du cardinal Azzolino, et puisqu'en étant à Turin vous avez eu l'honneur d'être apprécié de la Madame Royale. Je l'apprécie suprêmement et je m'en réjouis. Par conséquent, ne manquez pas chacune de vos demandes et études pour mériter la grâce de ces Altesses Royales en leur prêtant ce service qu'elles seront heureuses d'apprécier de votre part tant que je reviendrai à Rome, vous assurant que je le reconnaîtrai comme s'il a été fait à ma propre personne; et quand vous aurez alors l'ordre de Son Éminence d'aller à Rome, vous viendrez aussitôt à ce temps-là. Dieu vous prospère.
Swedish translation (my own):
Den 11 december 1661, Turin.
Giuseppe Bianchi,
Jag kan inte underlåta att berömma Er för den respekt Ni har haft för att inte lämna Rom utan kardinal Azzolinos samtycke, och sedan genom att vara i Turin har Ni haft äran att uppskattas av den Kungliga Madamen. Jag njuter av det mycket och gläds åt det. Missa därför inte alla Er flit och Era studier för att förtjäna dessa Kungliga Högheters nåd genom att låna dem den tjänst som de gärna kommer att uppskatta från Er så länge jag återvänder till Rom, och försäkrar Er att jag kommer att känna igen det som om det gjordes mot min egen person; och när Ni då får befallningen från Hans Eminens att bege Er till Rom, så skall Ni genast komma vid den tiden. Gud välsigne Er.
English translation (my own):
December 11, 1661, Turin.
Giuseppe Bianchi,
I cannot fail to praise you for the respect you have had for not leaving Rome without the consent of Cardinal Azzolino, and since by being in Turin you have had the honour of being appreciated by the Royal Madame. I enjoy it supremely and I rejoice in it. Therefore, do not miss your every application and study to deserve the grace of these Royal Highnesses by lending them that service which they will be pleased to appreciate from you as long as I return to Rome, assuring you that I will recognise it as if it was done to my own person; and when you will then have the order from His Eminence to go to Rome, you will come immediately at that time. God bless you.
Above: Kristina.
Above: Cardinal Decio Azzolino.
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